Lifelong Learning Programme

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Case Studies

TITLE OF THE CASE STUDIES:

una spiacevole questione in una scuola multietnica di Milano

SCENARIOS OF BULLYING EVENT::
  • Direct bullying
CAUSES OF BULLYING EVENT::
  • Ethnic-cultural differences
FACTUAL DESCRIPTION OF THE BULLYING EVENT:

SECONDO ANNO DI LICEO
 Bullo: Marco (nome fittizio) – vittima: Monica (nome fittizio)
 ETÀ: 15 anni "Entrambi"
All'inizio dell'anno scolastico, quando gli studenti si sono incontrati per la prima volta, non era facile realizzare che si trattava di un autentico episodio di bullismo.
Sembrava un atto di intolleranza contro persone straniere.
Marco parlò in maniera sprezzante contro il popolo cinese. Egli soleva dire sentono il loro odore, essi sono sporchi, sono inferiori e non sono degni di vivere in Italia.
Tutto questo andò avanti per circa un paio di mesi.
Gradualmente la vera natura del problema venne fuori. Marco aveva individuato Monica, una compagna di classe cinese, come suo obiettivo. Da allora Monica è stata continuamente offesa, a volte con termini inappropriati.
E’ stata spesso derisa, umiliata, attaccata verbalmente.
Questi episodi avvennero durante le lezioni ma in modo particolare durante la ricreazione e Marco cercò di coinvolgere altri compagni contro di lei, in modo tale da escluderla da qualsiasi tipo di relazione.
Dato che la giovane ragazza non era in grado di parlare italiano ancora bene ed era molto timida, Marco riuscì ad esercitare con successo qualsiasi azione o molestia contro di lei, causandole ben presto seri problemi psicologici.

RESPONSE IMPLEMENTED:

In risposta all’atteggiamento di Marco, Monica cercò protezione negli adulti, facendo affidamento sugli insegnanti e sulla vicepreside in particolare, per far si che potesse risolverle il problema.
La ragazza fu presto interrogata per fare chiarezza sulla situazione e l'intero Consiglio di Classe immediatamente comprese che si trattava di un autentico atto di bullismo e che esso richiedeva una rapida e adeguata strategia di intervento.
La scarsa padronanza di Monica della lingua italiana rese le cose più difficili dato che lei non poteva né reagire né difendersi verbalmente. E’ stato tuttavia utile avere un altro compagno cinese di scuola in grado di comunicare meglio in italiano e di avvalorare la sua causa.
Inizialmente gli insegnanti decisero di modificare i posti degli studenti all'interno dell'aula.Tutti gli insegnanti riuscirono ad organizzare colloqui a diversi livelli,
studenti, insegnanti, preside attuando anche strategie di monitoraggio.
Una maggiore attenzione sulla studentessa cinese contrinbuì a sentirsi più sicura.
La sua richiesta di essere spostata in un’altra classe non potè essere soddisfatta per motivi logistici.Tuttavia, gli insegnanti avevano da poi capito come Monica si sentisse scomoda in un ambiente come quello.
Per quanto riguarda Marco, fu presto necessario un colloquio con il preside.
La sua versione dei fatti, persino di fronte ai suoi genitori, negava tutte le colpe di cui veniva accusato.
Non solo Marco si dichiarò innocente, bensì il suo comportamento contro Monica non cambiò, aumentando così il senso profondo di Monica di fallimento e demotivazione.

IMPACT OF THE BULLYING ACTION:

Monica ha cominciato a non andare più a scuola, compromettendo il suo profitto e la sua integrazione sociale.
Come conseguenza di questa serie di circostanze, Monica subì una perdita di fiducia in se stessa ed iniziò a soffrire di frequenti attacchi di panico.
In una situazione così conflittuale, anche il processo di apprendimento generale di tutta la classe è stato rallentato.
In questa fase sembrò necessario proteggere Monica, aiutandola a ritrovare la fiducia in se e, allo stesso tempo, ripristinare Marco, affidandogli ruoli di responsabilità con la speranza che avrebbe abbandonato le sue vecchie abitudini. Da altro lato, Monica iniziò a mostrare indifferenza verso di lui, allontanandosi e ignorandolo.
Tuttavia egli non voleva arrendersi e cercò degli astanti che potessero unirsi a lui.
A questo punto il Consiglio di Classe decise di adottare una linea molto più dura contro Marco. All’incontro con lui e i suoi genitori fu apertamente dichiarato responsabile di un atto di bullismo e venne informato sulle misure pesanti e dell’inevitabile punizione per la sua cattiva condotta.
Quale istituzione pubblica, il sistema scolastico ha il compito di garantire la sicurezza di tutti gli studenti, un livello di uguaglianza e di rispetto reciproco.
Marco promise che avrebbe adottato un comportamento corretto e che non sarebbero più accaduti fatti spiacevoli.
In realtà, Marco smise di molestare Monica apertamente, ma continuò in modo più sottile e nascosto.
Pertanto il Consiglio dei docenti recentemente hanno deciso di adottare una nuova linea didattica, che coinvolge tutti gli studenti e che affianca attività complementari a quelle curricolari:
-incrementare le abilità sociali;
-implementazione di strategie per migliorare la consapevolezza emotiva degli studenti, dato che ciò può rivelarsi positivo sia sui bulli sia sulle loro vittime.
Molto si sta ancora facendo per lavorare sulla fiducia degli studenti al fine di promuoverene lo sviluppo. Ad esempio cooperazione e sostegno reciproco vengono promossi.
Lo scrittore di questo articolo è un'esperta di medicina olistica.
Per mezzo di un "laboratorio di benessere", un corso di formazione di autoaffermazione viene effettuato al fine di promuovere le seguenti abilità:
-Rispondere agli insulti;
-allontanarsi da fastidio attacchi, ignorandoli.
Tutti gli sforzi mirano a insegnare agli studenti che tali valori come il rispetto, l’osservanza delle regole e l’uguaglianza sono fondamentali all'interno di ogni comunità sociale mentre qualsiasi forma di violenza, sia verbale che non, può trasformarsi un disagio di ogni singolo membro senza esclusioni.

POINT OF VIEW OF VICTIM:

In una fase iniziale Monica non si era resa conto che Marco potesse davvero avere un vantaggio su di lei anche se il suo atteggiamento negativo per lui era evidente.Occorreva più tempo affinché lei potesse essere a conoscenza del disagio di Marco In una fase iniziale Monica non si era resa conto di Marco potrebbe davvero avere un vantaggio su di lei anche se un atteggiamento negativo per lui era evident.It bisogno di tempo fino a che non poteva essere a conoscenza del disagio intenzionale di Marco. Il disagio di Monica si manifestava in forma di sintomi fisici, anche se di natura psicosomatica quali attacchi di panico, nausea ecc. Aveva persino pensato di abbandonare gli studi e aveva bisogno del sostegno convinto dei suoi insegnanti 'in modo che potessero farle cambiare idea". Quasi completamente fece affidamento sugli insegnanti, piuttosto che suoi compagni di classe che lei abbastanza evitò anche a causa della sua scarsa padronanza della lingua italiana.

POINT OF VIEW OF BULLYING STUDENT(S):

Marco aveva più volte manifestato il suo atteggiamento anti-cinese, etichettandoli come inferiori e anche sporchi. La sua convinzione personale potrebbe aver innescato l'intera catena di ulteriori azioni contro Monica che alla fine portò ad evidenti episodi di bullismo. Inoltre, la vulnerabilità della vittima l'ha trasformata in un facile "bersaglio" da colpire.
Fortunatamente, i tentativi di Marco di coinvolgere altri compagni nel suo piano sottile spesso fallirono. Più Monica soffriva, e meglio lui si sentiva. Questo è senza dubbio l'aspetto più cinico di tutta la vicenda.

POINT OF VIEW OF OTHER STUDENTS:

L'atteggiamento iniziale di altri studenti, in risposta al comportamento di Marco, è stata di indifferenza nei suoi confronti, anche se si sono sentiti infastiditi dalle sue manifestazioni razziste.
C'è voluto del tempo affinchè le sue intenzioni contro Monica venissiero percepite. In questa fase la maggior parte degli studenti si unirono alla causa di Monica e iniziarono a sostenerla emotivamente; altri si mantennero sulla linea dell'indifferenza, probabilmente spaventati dalle possibili conseguenze negative personali.
Come precedentemente affermato, le strategie messe in atto dagli insegnanti al fine di far fronte a questa difficile situazione ha avuto successo e raggiunto risultati graduali ma positivi (laboratori, in particolare)

POINT OF VIEW OF TEACHERS:

Gli sforzi di tutti gli insegnanti avevano lo scopo di aiutare Monica a recuperare fiducia in se stessa e a superare i suoi sentimenti di fallimento e frustrazione, soprattutto per quanto riguarda il suo atteggiamento negativo verso di lei, la frequenza scolastica e il percorso formativo.
Un intervento sinergico è stata quindi effettuata al fine di sviluppare l'integrazione e migliorare il senso di rispetto culturale degli studenti.

POINT OF VIEW OF SCHOOL DIRECTORS:

In quanto insegnanti, abbiamo anche fatto molto affidamento sulla politica del docente, mirando ad un riconoscimento di fatto del diffuso fenomeno del bullismo e attivando laboratori di "ascolto" al fine di coinvolgere i vari componenti all'interno della comunità scolastica.
In diverse occasioni il compito del docente ha richiesto una delicata capacità di mediazione all'interno di tale parti conflittuali come insegnanti / genitori che è comunque stata raggiunta con successo.

POINT OF VIEW OF THE PARENTS OF THE PUPILS INVOLVED:

Per quanto riguarda i genitori di Monica, non avevano acquisito consapevolezza della reale condizione della figlia fino a quando ha iniziato a soffrire di problemi fisici.
Solo allora hanno preso consapevolezza della gravità del problema e hanno incontrato il docente per esaminare la questione.
Gli insegnanti hanno sentito il bisogno di affrontare immediatamente il problema per aiutare Monica a riacquistare la sua fiducia in se stessa e a incoraggiarla il più possibile ad esprimere la sua vasta gamma di abilità di cui era dotata.
Una strategia che si è dimostrata efficace consisteva nell'aver coinvolto buona parte degli studenti all'interno della classe, attraverso l'organizzazione di feste a casa che avrebbero potuto aiutarla ad instaurare amicizie sincere e a consolidare uno spirito di autoaffermazione ed un atteggiamento ottimista verso i suoi compagni di scuola.
E'un dato di fatto che i teeneagers socialmente deboli spesso faticano a stabilire relazioni con altri compagni. E' necessario, quindi, contare sulla comprensione dei loro genitori e sulla cooperazione con i diversi comparti della scuola. Nel nostro caso, l'iniziativa intrapresa ha prodotto risultati positivi.
Ai genitori di Monica è stato chiesto di incontrare i genitori di Marco a scuola, sotto la supervisione di uno psicologo che aveva un colloquio con loro separatamente in un primo momento.
Altre riunioni si sono svolte in seguito, durante le quali
i genitori di entrambi gli studenti ha colto l'occasione di scambiare opinioni, suggerimenti e risoluzioni.

POINT OF VIEW OF THE COUNSELLOR IN THE SCHOOL:

Fin dall'inizio ci fu la consapevolezza del reale problema. come specificato sopra una serie di azioni sono state intraprese al fine di controllare la situazione e di gestirla nella maniera più confacente. Una strategia educativa per far fronte a fenomeni consisteva nel mostrare agli studenti il film francese "La classe" di cui gli studenti possono prendere coscienza delle reali conseguenze che l'azione del bullo può causare su tutto il gruppo, coinvolgendo soprattutto i più deboli, che possono anche sentirsi contenti e divertirsi in un gioco.
L'esperienza del film si è dimostrato fruttuosa come occasione per aprire un dibattito sul tema in quanto effettivamente successo. Durante il dibattito è emerso che tale episodio che riproduce quanto successo alla compagna Monica, aveva bisogno di urgente soluzione attraverso la comunicazione e cooperatione. Per quanto riguarda Marco, agli studenti è stato chiesto di evitare qualsiasi forma di supporto che potesse rafforzare il suo comportamento, mantenendo le distanze da lui e quasi isolandolo. tutto questo non per criminalizzare Marco, ma con la speranza che si renda conto che tali azioni producono solo effetti negativi sul tema.

POINT OF VIEW OF POLICY MAKERS:

Non c'è stato alcun intervento esterno.

CONCLUSIVE DEDUCTIONS:

Come sopra menzionato, la soluzione del problema è stato risolta dalla
efficacia della sinergica collaborazione di tutte le parti: i componenti della scuola e le famiglie coinvolte.
Un effetto notevole è stato prodotto dalla visione del film sopra citato che in realtà ha portato la sensibilità degli studenti verso una reale consapevolezza del problema.
Come insegnanti, stiamo ancora lavorando alla definizione di strategie che possono contribuire a fornire soluzioni efficaci per questi casi.

Comments about this Case Study


Date: 12.03.2012

Posted by: LEILA SLIMANI - criminologist
Type of school: Use right service
Country: Belgium

When I read this case study, I wondered why the difference between the school’s perception of a fact of racism or of bullying was mentioned. Moreover, I’m not sure that the developed situation has not been influenced by a racial cause.
Another point that must be bought up concerns the position taken by the other pupils of the school. Even if some of them have ignored the bullying events that occurred under their eyes, other ones has been strongly opposed, and the whole of the students has refused to join the bully.
The position of the fellows is here also meaningful when we point out other pupils’ involvement, of the same origin as the victim. These pupils have helped him to defend himself despite his bad comprehension of the Italian language.
Furthermore, we must emphasize the importance for the school to have the right to fail in a conflict management. It is essential for all the school actors to admit their limits of action and to orientate, if needed, towards services more able to bring a concrete help to the demand expressed by the victim, the bully, their parents, the other pupils, the teachers…
In this case, the school has asked for the support of a expert doctor.
Maybe it would have been interesting to ask for the intervention of an Italian service such as the CPMS in Belgium, of an external mediator, or any other external service which can lead a specific reflexion on the conflicts within the school.
Finally, I think that it is very interesting that the school has allowed Marco’s and Monica’s parents to set to work (exchanges of opinions, of suggestions, of possible solutions).
So, the youth and his parents are made aware of their responsibility (in the framework of the meetings with this one (reminder of the right and the duties and participation of the parents to the reflexion).

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