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Database

TITLE OF DOCUMENT:

Prevenire il cyberbullismo e la navigazione on line a rischio. Linee guida per docenti, studenti, genitori

NAME OF AUTHOR(S):

Pinna N., Pisano L., Saturno M.E.

NAME OF PUBLISHER:

Comune di Cagliari

LANGUAGE OF DOCUMENT:

Italian

LANGUAGE OF THE REVIEW:

Italian

KEYWORDS:

Collaborazione – Prevenzione – Privacy – Denuncia - Correzione

DOCUMENT TYPOLOGY:

Report

TARGET GROUP OF PUBLICATION:

Parents, Teachers, School Directors.

SIZE OF THE PUBLICATION:

21 - 100 pages

DESCRIPTION OF CONTENTS:

Il documento si propone come una facile guida per contrastare il fenomeno del cyberbullismo, rivolta soprattutto a docenti e genitori. Per cyberbullismo si intendo quelle azioni aggressive ed intenzionali eseguite attraverso l’uso di strumenti elettronici, da una persona singola o da un gruppo, con l’obiettivo di danneggiare un coetaneo. Il cyberbullismo si differenzia però dal bullismo in quanto i soggetti coinvolti sono esposti al rischio in ogni momento della giornata ,mentre il bullismo avviene principalmente nel tempo della scuola. I cyberbulli inoltre possono essere anonimi e tendono a fare on line quello che non farebbero nella vita reale. I bulli sono studenti conosciuti dalla vittima, e sono sollecitati ad agire dal gruppo classe , giustificandosi con la scusa dello scherzo. Il cyberbullismo, invece, si manifesta in diversi modi, attraverso battaglie verbali online, telefonate mute, che sono la forma di molestia più utilizzata, intimidazioni, violazioni dell’account online, diffusione di video che riprendono atti violenti e scene sessuali, sms fastidiosi e immagini umilianti. La nuova tecnologia ci espone contemporaneamente a rischi e a benefici. Una e-mail può essere un utile strumento di comunicazione ma, per il bullo, può diventare un mezzo veloce per spedire messaggi indesiderati ad altri utenti. Le chat sono sempre più luogo di incontro per le giovani generazioni, ma a volte le nuove conoscenze si rivelano persone pericolose. Ma il rischio principale, al quale veniamo esposti, attraverso i nuovi mezzi di comunicazione, sta nella pubblicazione di informazioni private. I social network, che sono sempre un luogo dove i giovani si esprimono creativamente, sono anche uno strumento di riferimento per tutte le attività che riguardano la vita, anche professionale, di ciascuno. Per questo motivo spesso troviamo i profili che permettono di rintracciare e, nei casi limite, minacciare la vittima in difficoltà. Ma quali sono le buone pratiche per combattere il fenomeno? La vittima di azioni di bullismo in rete deve essere sostenuta e rafforzata nell’idea che ha agito correttamente segnalando e denunciando le prepotenze digitali. Il principale suggerimento, contenuto nel documento, è quello di non vendicarsi rispondendo in modo offensivo. Se il responsabile del cyberbullismo è stato identificato è necessario farlo ragionare sulla gravità del comportamento e applicare una sanzione correttiva e non solo punitiva.

REVIEWER’S COMMENTS ON THE DOCUMENT:

Il testo preso in esame si propone soprattutto come una guida facile e sicura, rivolta a tutti gli operatori del sistema educativo, che si propone il difficile scopo di arginare e prevenire il fenomeno dell cyberbullismo. Ancora di più, rispetto al bullismo tradizionale, preoccupa l’utilizzo di strumenti e di moderne tecnologie sempre più diffuse tra le nuove generazioni. Innanzitutto gli autori cercano di indagare le cause di tali atteggiamenti, distinguendo tra condizionamenti sociali e aspetti educativi e formativi. Molte volte il bullismo è causato dalla paura, il bullo agisce, quindi, per difendersi da eventuali attacchi che spesso sono solo immaginari. Altre volte sono la conseguenza di problemi o incomprensioni legati al nucleo famigliare, agli amici, etc. Chi subisce l’azione del bullo è “incapace” di reagire e rimane una vittima indefesa e “silenziosa”. A questo punto si inserisce l’aspetto pratico della guida, che fornisce validi indicatori per riconoscere i segnali di questo abuso. La diffusione di buone pratiche, attraverso progetti di prevenzione e di educazione anche nelle scuole è un punto di partenza molto positivo. Gli Enti Locali, dal Comune alla Regione, incentivano questo di attività, attraverso la pubblicazione di guide, per far conoscere il fenomeno e trovare un modo per difendersi. Anche la famiglia ha un ruolo importantissimo da svolgere incentivando il dialogo con i propri figli per esser maggiormente consapevoli degli atteggiamenti e dei bisogni dei figli adolescenti, che sono i principali protagonisti del cyberbullismo. Infine il metodo di correzione, che ancora una volta viene sottolineato, tende maggiormente ad un’azione di formazione piuttosto che ad una punizione/espulsione fine a se stessa.

NAME OF THE REVIEWING ORGANISATION:

don Milani

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